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lunedì 24 maggio 2010

BA-64



La nascita dell'autoblindo BA-64 può essere fatta risalire al 1941, anno in cui venne messo in produzione la GAZ-64, autovettura dalla quale nascerà appunto la BA-64. All'inizio dell'Operazione Barbarossa, l'Armata Rossa disponeva di un ingente quantitativo di autoblindo e veicoli semicingolati, le stime più ottimistiche si aggirano intorno alle 6.000 unità; tuttavia questo impressionante parco macchine era costituito da materiale di produzione prevalentemente straniera e soprattutto di vecchia data: i modelli più recenti erano stati per lo più acquistati dalle giacenze dell'esercito britannico all'inizio della seconda guerra mondiale. Tali mezzi, al momento della verità, si rivelarono del tutto insufficenti e pesante era la carenza di adeguate corazzature, spesso consistenti in semplici lastre metalliche applicate a telai stradali. Data la situazione e a causa delle drammatiche cintingenze militari, la stessa GAZ, partendo dal nuovo veicolo GAZ-64, decise di progettare un nuovo tipo di autoblindo che disponesse di buone caratteristiche complessive e che fosse pesantemente corazzata, in relazione alla categoria ovviamente. I lavori di studio e sviluppo proseguirono celermente, ma fu con la cattura di un veicolo corazzato ruotato tedesco, un Sd.Kfz.221, che i tecnici della GAZ poterono dotarsi di un valido schema progettuale altamente sofisticato ed efficace: fu proprio da questa autoblindo germanica che venne ispirato il disegno per le protezioni del mezzo; una corazzatura molto spigolosa e sfuggente capace di deviare ottimamente proiettili nemici e con un alto coefficente di resistenza agli urti. Fin da un primo impatto visivo, infatti, le somiglianze fra i due modelli sono evidenti. Gli studi furono condotti con il massimo dell'impegno e già nel 1942 i primi tre prototipi erano pronti e superavano egregiamente i collaudi e i test tecnichi, impressionando molto favorevolmente le autorità militari, che ne impostarono subito la produzione su larga scala. Entro la fine del '42 la Ba-64 iniziava ad equipaggiare i primi reparti operativi dell'Armata Rossa e nello stesso anno il veicolo riceveva il proprio battesimo del fuoco, con risultati più che soddisfacenti: particolarmente apprezzata per le sue ottime doti di maneggevolezza, l'autoblindo si guadagnò ben presto il consenso e la stima dei propri equipaggi e venne impiegata intensamente in ogni parte del fronte in compiti di esplorazione e ricognizione. Dato l'evolversi della situazione bellica, ora a favore delle potenze alleate, fu concesso alle forze sovietiche un attimo di sospiro per riprendere consistenza e, soprattutto, per riequipaggiarsi: in quest'ottica venne progettata anche una nuova versione dell'automezzo, la BA-64B. Questo nuovo modello, che poco si differenziava dal precedente, risultò particolarmente riuscito, tanto che rimase in produzione fino al termine delle ostilità e rimarrà in servizio presso l'Unione Sovietica fino agli anni Cinquanta, mentre in altri paesi verrà radiata solamente nel '70. Sulla nuova variante vennero successivamente sviluppati veicoli adattati a varie "specialità": ne venne proposto un mezzo comando, un veicolo per la protezione ferroviaria, con i pneumatici sostituiti da ruote metalliche per rotaie o mediante un sistema di abbinamento pneumatico-ruota, peraltro poco riuscito. Interessante fu la soluzione studiata appositamente per il transito su terreni innevati: per tale tipologia di scenario, le uote vennero tolte ed al loro posto furono installati due sci anteriori e un piccolo sistema di trazione posteriore cingolato (BA-64Z); ma anche tale progetto rimase poi senza seguito. Unico forte limite del veicolo era rappresentato dall'armamento, costituito di fatto da una sola mitragliatrice da 7.62 mm installata in una torretta girevole aperta, anche se furono fatti tentativi, mai standardizzati, di equipaggiare la macchina con armi più pesanti. Alla fine della guerra, la piccola autoblinda sovietica venne presto ritirata dalla prima linea russa e sotto tali insegne rimase attiva fino alla prima metà degli anni Cinquanta, mentre, come accennato in precedenza, altri paesi, che oggi si userebbe definire "del terzo mondo", la sua carriera fu decisamente più duratura.


2 commenti:

  1. Pareri Personali:
    Frutto di un ingegnoso lavoro di ricerca e sviluppo dalla breve durata, la BA-64 fu un mezzo particolarmente riuscito che ben si comportò nelle operazioni della seconda guerra mondiale. Nato, come altri veicoli della categoria, da un mezzo stradale civile, questo apparecchio venne fortemente influenzato dalle altre autoblindo tedesche, ma rispetto a queste si rivelò più facile da costruire e meno costoso. Fu un ottimo mezzo.

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  2. Dati Tecnici BA-64B:

    Motore: 1 GAZ-MM 4-cyl benzina da 54 hp.

    Peso in assetto da combattimento: 2.425 kg

    Spessore massimo corazza: 15 mm

    Prestazioni: 85 km/h su strada.
    Autonomia: 560 km.
    Superamento ostacolo verticale: 0,9 m. Superamento ostacolo orizzontale: 0,45 m. Profondità guado: N/A.

    Armamento: 1 mitragliatrice da 7.62 in torretta girevole.

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