Il TAM, acronimo di Tanque Argentino Mediano (carro armato medio argentino), nasce dalla richiesta del 1974, da parte del governo argentino, di un carro armato medio in grado di fornire buone prestazioni e, cosa fondamentale, che potesse essere supportato dalle infrastrutture nazionali, spesso obsolete ed incapaci di sorreggere il peso di un MBT vero e proprio. Essendo particolarmente costoso realizzare supportare la lunga e laboriosa fase di studio di un progetto nuovo, il governo del paese sudamericano decise di rivolgersi all'estero per l'acquisto di un programma da costruire successivamente in patria. Per la realizzazione di tale veicolo, venne stipulato un contratto con la tedesca Thyssen Henschel, oggi Rheinmetall Landsysteme, nel quale si richedeva la progettazione, sviluppo e messa a punto di un carro armato da battaglia medio e, parallelamente, di un veicolo da appoggio e trasporto truppe, il VCI (Veiculo Combate Infanteria). La ditta tedesca si impegava, inoltre, a costruire tre esemplari di preserie, i quali sarebbero stati inviati in Argentina per essere riprodotti in serie. Il TAM venne pertanto progettato e sviluppato interamente in Germania, per questo motivo svariate fonti classificano il mezzo come tedesco e non argentino, sulla base del multiuso Marder, dal quale si differenziava per la sistemazione della torretta, leggermente arretrata, e per via di svariati rinforzi strutturali. Per motivi di costo, l'equipaggiamento del TAM è stato in un primo momento penalizzato, specialmente i sistemi di tiro risultarono lacunosi per via dell'uso di strumenti semplici ed economici; nonostante tale deficit il veicolo è comunque l'attuale spina dorsale delle unità corazzate argentine. Sebbene si tratti di un carro armato relativamente leggero ed economico, il TAM permette ottime prestazioni complessive, particolarmente apprezzate sono le sue doti di maneggevolezza su ogni tipo di terreno, che vengono abbinate ad un pesante e potente armamento, nella versione da combattimento è installato un cannone da 105 mm. Ordinato inizialmente in 500 unità, il TAM è stato prodotto in poco più di 300 esemplari, a causa di difficoltà di bilancio si dovette ridurre la commessa, in tre varianti principali, oltre quella standard da combattimento: la VCRT, mezzo di recupero, la VCA 155, artiglieria semovente armata con un cannone italiano "Palmaria" da 155 mm e la citata VCI. E' stata, infine, prodotta anche una versione armata con lanciarazzi multiplo, mentre la Thyssen ha realizzato il modello TH 301, un TAM migliorato negli equipaggiamenti, per il mercato straniero, ma per il momento non ci sono stati acquirenti.
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Pareri Personali:
RispondiEliminaSebbene non si tratti di un MBT dalle caratteristiche avanzate, il TAM risulta essere comunque un valido mezzo, idoneo a fronteggiare tutte le situazioni e dall'ottimo potenziale. Dai pesi contenuti, il veicolo ben si adatta ad ogni tipo di percorso ed il buon armamento lo rende un'arma temibile ben adatta all'attacco. Sviluppato in svariate versioni, il TAM viene apprezzato anche per la possibilità di installare un capiente serbatorio ausiliario esterno in grado di aumentarne sensibilmente l'autonomia. Si tratta, nel complesso, di un buon veicolo, che raggiunge un accettabile compromesso fra potenza ed economicità.
Dati Tecnici TAM:
RispondiEliminaMotore: 1 MTU MB 833 Ka-500 diesel da 720 hp.
Peso in assetto da combattimento: 30.500 kg
Spessore massimo corazzatura: dato non dichiarato.
Prestazioni: 75 km/h su strada.
Autonomia: 550 km - 900 km con serbatoio esterno.
Superamento ostacolo verticale: 0,9 m. Superamento ostacolo orizzontale: 2,9 m. Profondità guado: 1,4 m.
Armamento: 1 cannone da 105 mm, 1 mitragliatrice coassiale da 7.62 mm e 1 mitragliatrice antiaerea da 7.62 mm.